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Bologna, se il sindaco va in carrozzina per disabili

Un’ora nei panni di una persona con disabilità, per toccare con mano cosa significa girare per la città dovendo affrontare marciapiedi, scalinate, gradini e qualsivoglia altro ostacolo quando si è costretti in carrozzina. E’ questa – all’approssimarsi della Giornata mondiale dei diritti delle persone con disabilità, che si celebrerà in tutto il mondo il prossimo 3 dicembre – la lodevole iniziativa del sindaco di Anzola dell’Emilia, un comune alle porte di Bologna.
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“Dalle nostre parti sono attive numerose associazioni che si battono per i diritti dei portatori di handicap, ma con questa idea ho voluto capire in prima persona dove e come intervenire per rendere la città più accessibile per tutti i cittadini, disabili e non”  ha spiegato il sindaco di Anzola, Giampiero Veronesi. giornata-disabili-internazionale-dicembre L’iniziativa, organizzata dal Comune in collaborazione con la Consulta per il volontariato e l’associazione Didi col patrocinio dell’Anffas, è stata ribattezzata “Disabile per un’ora”. Sindaco e consiglieri comunali, in carrozzina e con gli occhi bendati, hanno voluto sperimentare le esperienze di vita dei disabili visivi e auditivi mettendosi nei loro panni: “condizione necessaria per adottare le politiche giuste, conformi alle esigenze di tutti”. Si è così scoperto – o, dovremmo dire, confermato – che un fioriera posizionata in mezzo a un marciapiede può diventare una foresta impenetrabile per chi soffre di problemi di ridotta mobilità. Una scalinata per raggiungere un ufficio pubblico diventa l’Everest per chi  è costretto in carrozzina (e magari non può godere nemmeno dell’uso di un servoscala, in quanto non installato o non funzionante). Una macchina parcheggiata sullo stallo riservato ai disabili può costringere a rinunciare ad arrivare alla farmacia, alla scuola, al posto di lavoro. L’accessibilità urbana è un tema sempre caldo nel nostro Paese, lontano anni luce da altre realtà quali quella statunitense o del Nord Europa. Eppure, da qualche parte bisognerà cominciare: ben venga dunque l’esempio dell’amministrazione comunale di Anzola, cui va il nostro applauso.

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