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Novità per i permessi della legge 104.

La pandemia causata dal Coronavirus che tanto ci sta affliggendo in questi giorni, ha portato una rilevante novità riguardo ai permessi lavorativi legge 104. Per i mesi di marzo e aprile si ha diritto a 12 giorni supplementari.

Permessi Legge 104 novità 2020

In questo momento di emergenza è diventato infatti problematico garantire un’adeguata assistenza domiciliare alle persone con disabilità. Questo beneficio eccezionale vuole ovviare per quanto possibile alle carenze dovute che si stanno verificando.

Ebbene, al fine di garantire un livello adeguato di assistenza domiciliare alle persone con disabilità, è stato stabilito che vi siano ulteriori 12 giorni di permessi lavorativi retribuiti oltre ai 3 mensili già garantiti. Questo permetterà agli interessati, nel bimestre in questione, una fruizione permessi legge 104 per complessivi 18 giorni lavorativi comunque retribuiti.

Come tutti gli atri provvedimenti contenuti nel Decreto Cura Italia, anche quello in questione potrebbe essere prolungato. Se l’evolversi della situazione lo rendesse necessario.

Permessi legge 104 novità 2020 per il COVID-19

L’articolo 24 del Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18 nel definire sinteticamente il principio di questo beneficio a favore dei lavoratori dipendenti lascia aperti degli interrogativi importanti, è la successiva Circolare esplicativa emanata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il 23/03/2020 che stabilisce con chiarezza i dettagli.

Viene confermato in primo luogo che i 12 giorni lavorativi supplementari si intendono a favore dei lavoratori dipendenti che già fruiscono dei permessi lavorativi retribuiti previsti al comma 3 dell’art 33 legge 104 del 92.

I lavoratori dipendenti portatori di handicap grave, oppure quelli che hanno la necessità di assistere una persona in condizione di handicap grave, possono usufruire per il periodo Marzo ed Aprile 2020, di complessivi 18 giorni di permesso retribuito e coperto dalla contribuzione figurativa.

Viene precisato anche che rimangono valide le precedenti modalità di cumulo dei permessi nel caso in cui siano interessate persone che hanno diritto a 6 giorni di permesso mensili. Costoro potranno quindi sommare complessivi 36 giorni di permessi lavorativi retribuiti nel bimestre indicato.

Vi è da notare che, a differenza dei 3 giorni abituali di permesso legge 104 previsti normalmente, e che vanno utilizzati entro il mese di competenza. I 12 giorni concessi eccezionalmente con il Decreto Cura Italia non hanno una scadenza, possono essere utilizzati secondo necessità tra Marzo ed Aprile 2020. Questo meccanismo si applica allo stesso modo anche a chi fruisce di permessi legge 104 92 di 6 giorni mensili per assistere 2 familiari diversi. Anche in questo caso si potrà beneficiare liberamente dei 24 aggiuntivi entro la fine di Aprile.

Permessi Legge 104 come funziona?

Da tempo il nostro sistema sanitario favorisce la gestione a domicilio di persone disabili e di anziani con patologie invalidanti, dall’entrata in vigore della Legge 104/92 questo avviene in maniera strutturata. All’articolo 33 di questa legge vengono infatti definite le linee guida per le agevolazioni lavorative riservate alle persone con disabilità che hanno un’occupazione oppure alle persone che assistono un parente con disabilità.

Per la fruizione di permessi legge 104 aggiuntivi per il COVID-19 è necessario vedere quali sono le indicazioni dell’Inps sugli aventi diritto e sulle modalità per presentare la richiesta. Data la particolare situazione che stiamo vivendo, ora più di prima, risulta molto comodo poter espletare tutti gli adempimenti necessari in modalità telematica.

I giorni di permesso lavorativo retribuito, di norma, possono essere anche frazionati a ore secondo le necessità dettate dalle esigenze della persona disabile che si deve assistere. Ovviamente, in questo periodo dove dobbiamo stare tutti a casa per limitare il propagarsi del Coronavirus, i permessi legge 104 a ore non sono consigliati, è molto più logico fruirne per intere giornate.

Accorpandoli infatti si potranno limitare al massimo gli spostamenti. Questo è il modo più corretto per utilizzare i permessi aggiuntivi.

Permessi Legge 104 novità: a chi spettano quelli aggiuntivi?

Per quanto riguarda i permessi retribuiti per i lavoratori dipendenti non ci dovrebbero esser grossi dubbi.

Tutti gli interessati sanno con esattezza quanti giorni spettano con la legge 104 e quali sono le modalità per ottenerli. Allo stesso modo e per le stesse ragioni, non dovrebbe essere necessario dire quali documenti servono per richiedere i permessi legge 104. Per chi volesse comunque rivedere questi aspetti è sufficiente leggere questo articolo riguardante i permessi della legge 104.

Requisito fondamentale per poter richiedere i 12 giorni di permesso straordinario nei mesi di Marzo ed Aprile 2020 è il riconoscimento di handicap grave come indicato nel comma 3 articolo 3 della legge 104. Se ci sono dei dubbi e si vuole approfondire nel dettaglio cosa prevede la legge 104 su questo aspetto è possibile leggere la nostra guida sul riconoscimento dell’handicap grave.

Per questa novità dei 12 giorni aggiuntivi introdotta recentemente in forma eccezionale, può essere utile riepilogare alcuni degli aspetti più importanti.

Persone interessate alle novità sui permessi Legge 104

  • Genitori che siano lavoratori dipendenti, si intendono compresi i genitori naturali, adottivi o affidatari di figli con disabilità grave;
  • Il coniuge lavoratore dipendente;
  • Parenti o affini entro il secondo e il terzo grado;
  • Portatori di handicap con un contratto di lavoro dipendente, inclusi i lavoratori part-time; (per quanto riguarda questo abbiamo indicazioni opposte: l’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, nel suo sito le ritiene incluse, il chiarimento Inps n. 1281 del 20 marzo invece non le contempla).

Frizione permessi Legge 104

Le persone interessate sono sia i lavoratori del settore privato che quelli pubblici, la differenza sta però nelle modalità di presentazione delle domande:

  • I lavoratori dipendenti del settore privato dovranno presentare la domanda direttamente all’Inps con le modalità solite: Online, Contact Center oppure attraverso un Patronato. Ci si potrà assentare dal lavoro solo dopo che l’Inps avrà rilasciato il nullaosta;
  • I dipendenti pubblici non devono presentare la domanda all’Inps ma direttamente all’Amministrazione pubblica presso la quale prestano servizio rispettando le modalità dalla stessa stabilite.

Chi sono i lavoratori esclusi dai permessi Legge 104/92

Dal beneficio dei permessi lavorativi retribuiti previsti dalla Legge 104 per i portatori di handicap grave sono esclusi i lavoratori autonomi, i parasubordinati, i lavoratori agricoli a giornata, i lavoratori a domicilio e gli addetti al lavoro domestico e famigliare. Di conseguenza queste categorie non potranno richiedere neppure i permessi aggiuntivi stabiliti dal Decreto Cura Italia.

Congedo straordinario con la legge 104

Nel chiarimento INPS n. 1281 del 20 marzo 2020 vengono specificate alcune agevolazioni lavorative previste per genitori con figli disabili gravi. Sono i 15 giorni complessivi di congedo straordinario.

Può essere però richiesto solo da genitori che abbiano un figlio al quale è stato riconosciuto un handicap in situazione di gravità come definito dalla legge 104 al comma 3 dell’articolo 3. Per questo lo si può definire una forma di congedo legge 104.

Possono richiedere questo congedo straordinario dal lavoro i genitori che devono assistere un figlio con handicap grave. Iscritto a scuole di qualsiasi ordine e grado oppure ospitato in un centro diurno a carattere assistenziale per far fronte alla chiusura obbligatoria degli stessi dovuta al COVID-19.

Le categorie che possono usufruire di questa agevolazione sono le seguenti:

  • Lavoratori dipendenti privati ai quali, oltre alla contribuzione figurativa, viene riconosciuta un’indennità pari al 50% della retribuzione;
  • I lavoratori iscritti esclusivamente alla Gestione separata Inps ai quali viene concessa un’indennità pari al 50 per cento di 1/365 del reddito considerato come base di calcolo nella definizione dell’indennità di maternità;
  • Lavoratori autonomi iscritti alle gestioni dell’Inps, viene riconosciuta un’indennità del 50 per cento della retribuzione giornaliera prestabilita dalla legge per la tipologia di professione svolta.

Note importanti su permessi e congedi straordinari

I permessi lavorativi retribuiti e i congedi straordinari descritti non sono fruibili, se l’altro genitore risulta disoccupato, non lavora oppure in presenza di altri strumenti di sostegno al reddito del nucleo familiare. Non potranno essere inoltre concessi in concomitanza con il bonus per il servizio di baby-sitting.

Nell’arco dello stesso messe sarà invece possibile cumulare il congedo COVID-19 con i giorni di permesso lavorativo retribuito compresi i 12 giorni supplementari per marzo e aprile. Nel corso del mese interessato il congedo straordinario COVID-19 potrà essere cumulato con il prolungamento del congedo parentale già spettante per assistere i figli con handicap grave.


Per una sintesi di tutto l’argomento consulta la: guida per legge 104/92 con testo aggiornato


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